Psoriasi: che cos'è e come si cura

Parliamo di psoriasi per saperla riconoscere e curarla

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La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che induce una crescita anomala dell’epidermide. La psoriasi determina infiammazione cutanea e un disordine di crescita dei cheratinociti, con conseguente formazione di placche rilevate, di colore rosso acceso, rivestite da squame biancastre, presenti in particolare su alcune aree del corpo come gomiti, ginocchia e cuoio capelluto. Le cause di questa malattia sono una combinazione di fattori genetici e ambientali. Alcune persone sono più predisposte a un’infiammazione cutanea anomala, ma questa viene poi peggiorata da alcuni fattori esterni tra cui:

  • Traumi fisici: per esempio un incidente stradale, un ricovero per malattia, una frattura ossea, un intervento chirurgico particolarmente debilitante
  • Stress: è un fattore che favorisce l’infiammazione per l’organismo ed è quindi considerato un elemento scatenante per molte malattie infiammatorie cutanee, compresa la psoriasi
  • Farmaci: l’assunzione di alcuni farmaci (come i beta bloccanti, il litio, i sali d’oro) può indurre la psoriasi o aggravare psoriasi già presenti.

Di psoriasi non ne esiste una sola forma bensì diverse, ma alcune sono più diffuse:

  1. Psoriasi ''volgare'' a placche: è la forma di psoriasi più comune, da cui il nome ''volgare''. Si manifesta tipicamente con una placca ben definita, eritematosa e coperta da scaglie desquamanti di colore bianco-argenteo. A seconda dell'estensione delle placche, dello spessore e del grado di desquamazione si può valutare la gravità della psoriasi. 
  2. Psoriasi guttata: si manifesta più comunemente in persone giovani, dopo un’infezione da Streptococco, in genere tonsillare.  
  3. Psoriasi pustolosa: può essere localizzata o generalizzata. La forma localizzata si manifesta preferenzialmente in sede palmare e plantare, con la comparsa di piccole pustole sottocornee, che si superficializzano desquamando. 
  4. Psoriasi eritrodermica: è una forma di psoriasi grave che spesso rappresenta l’evoluzione di una psoriasi non trattata in modo adeguato, comunemente indotta da stress, farmaci e malattie coesistenti.
  5. Psoriasi seborroica: è una forma molto comune di psoriasi che si caratterizza per la presenza di lesioni molto simili alla dermatite seborroica, ma il cui aspetto è più ''secco''. 
  6. Psoriasi amiantacea: si presenta solo sul cuoio capelluto con la formazione di squame biancastre aderenti che avvolgono il fusto dei capelli in maniera tenace.
  7. Onicopatia psoriasica: la psoriasi può colpire anche le unghie delle mani e dei piedi, l’onicopatia psoriasica può interessare un’unghia sola, una parte di essa, oppure tutte le unghie di mani e piedi. 
  8. Artrite psoriasica: è una forma di artrite infiammatoria che più comunemente interessa l’articolazione sacro-iliaca e le articolazioni delle mani e dei piedi, ma può colpire anche altre articolazioni (polsi, gomiti, ginocchia, caviglie) e che può presentarsi anche in assenza di psoriasi cutanea. 

La diagnosi di psoriasi viene posta dallo specialista dermatologo nel corso di una visita dermatologica, attraverso un attento esame clinico e una anamnesi molto approfondita. Per la sua caratteristica di essere una malattia cronico-recidivante, le persone alternano stati di remissione anche molto lunghi, a stati in cui la psoriasi si riacutizza soprattutto in presenza o a seguito di fattori stressanti.
Quando la psoriasi è presente, il trattamento deve essere adeguato alla gravità della malattia. Ma come si tratta la psoriasi? A seconda della gravità il trattamento può essere uno o una combinazione di più terapie, tra cui: i trattamenti topici (creme, gel, unguenti, lozioni con effetto emolliente), i trattamenti topici con farmaci (prevalentemente combinazioni di corticosteroidi e calcipotriolo o retinoidi topici), la terapia sistemica (con retinoidi, metotrexate, ciclosporina), i farmaci biologici. Proprio questi ultimi sono una vera rivoluzione per il trattamento di questa malattia in quanto si tratta di farmaci altamente efficaci e con pochi effetti collaterali. Sono anticorpi monoclonali specificamente studiati per bloccare una o più molecole infiammatorie che innescano e sostengono il processo infiammatorio della psoriasi. Questi farmaci vengono somministrati tramite iniezioni sottocutanee e sono molto specifici: vanno infatti ad agire solo dove è presente l’infiammazione indotta dalla psoriasi. Vengono utilizzati solo per le forme più gravi di malattia e alcuni di questi farmaci possono agire simultaneamente sia sui dolori articolari dell’artrite psoriasica sia sulle placche cutanee. 

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